Il prezzo di un prodotto o di un
servizio è uno dei principali elementi su cui si basano le decisioni
d’acquisto. Chi acquista deve infatti decidere dove allocare le proprie risorse
limitate per raggiungere un mix complesso di obiettivi. Semplificando
al massimo, per decidere se acquistare o meno, l’acquirente attribuisce un
valore al prodotto e verifica che questo valore sia coerente con il prezzo
fissato dal venditore e con le risorse che ha a disposizione.
Nella decisione d’acquisto interagiscono
quindi tre variabili indipendenti: il valore, assegnato dal cliente, il prezzo,
stabilito dall’impresa e la disponibilità di risorse.
La definizione del prezzo è una
leva molto efficace per il profitto aziendale, ma complessa da utilizzare. Per
definire il prezzo il produttore dovrebbe infatti tenere conto di 3 elementi
principali:
- Il valore che i clienti assegneranno al prodotto,
- La strategia aziendale (ad es. per una strategia di penetrazione del mercato bisogna scegliere un prezzo sensibilmente inferiore al valore),
- Il costo del prodotto, che fissa il limite inferiore al prezzo (ma non al valore!).
Chiariamo subito che nessuna
scelta d’acquisto è puramente razionale: non è possibile analizzare uno per uno
gli elementi di valore del prodotto e fare un calcolo analitico per determinarne
il valore complessivo. L’assegnazione di valore ad un prodotto è un
processo in gran parte inconscio nel quale si combinano in modo difficilmente
prevedibile molti fattori diversi.
Vediamo i principali elementi che contribuiscono a determinare il valore di un prodotto.
Valore tangibile del prodotto
Il valore tangibile del prodotto
è formato essenzialmente da 3 elementi:
- I potenziali benefici economici derivanti dall’utilizzo del prodotto
- La stima del valore del prodotto in caso di rivendita
- La percezione del costo del prodotto
In altri casi il valore tangibile
del prodotto non è facilmente determinabile (ad es. nell’acquisto di nuovi
mobili per ufficio) o non è importante nella decisione (ad es. nell’acquisto di
sigarette).
In nessun caso comunque il valore
tangibile del prodotto è l’unico parametro considerato nella decisione
d’acquisto.
Valore intangibile del prodotto
Un altro componente importante del
valore del prodotto è quello che viene chiamato valore “intangibile” e che in
molti casi può essere suddiviso in:
- Valore emozionale (mi fa stare bene): ad es. se acquisto un capo d’abbigliamento che mi piace,
- Valore simbolico (mi permette di esprimere me stesso): ad es. se compro un capo di abbigliamento firmato.
- Valore di auto-realizzazione (mi permette di avvicinarmi allo scopo ultimo dell’esistenza): ad es. se compro un capo d'abbigliamento dal commercio equo e solidale.
Valore per confronto
La nostra mente associa
continuamente i nuovi stimoli con le conoscenze già acquisite, per ricondurli a
schemi noti. Questo avviene anche nel processo di assegnazione del valore ad un
prodotto.
Il confronto può avvenire tra:
- Prodotti simili: come quando al supermercato si confrontano diversi detersivi ed entrano in gioco gli elementi di valore tangibili ed intangibili del prodotto considerati precedentemente.
- Schemi mentali simili: mi è rimasta impressa la storia raccontata da uno psicologo che aveva fissato tariffe molto basse in modo da essere competitivo rispetto ad altri psicologi. Un cliente gli contestò invece il fatto che “era troppo caro” ed analizzando il perché, risultò che il confronto veniva fatto con le lezioni di piano della figlia, che erano sempre pagate con tariffa oraria. In questi casi il confronto viene fatto secondo i modi con i quali il potenziale acquirente ripartisce le proprie risorse.
Valore nel contesto
Un ulteriore elemento che
influenza l’attribuzione di valore è il contesto nel quale sta avvenendo la
decisione d’acquisto. In particolare il valore attribuito ad un prodotto non è costante nel tempo ed è sicuramente influenzato da:
- Eventi (precedenti o futuri): un cliente che abbia appena acquistato una macchina utensile molto costosa, potrebbe voler risparmiare sull’acquisto dei mobili per gli uffici. Una cucina può avere un valore elevato per chi sta per sposarsi ed un valore nullo per chi ne ha appena comperata una.
- Urgenza del bisogno e disponibilità di alternative: un bicchier d’acqua in mezzo al deserto può avere un valore molto più elevato che in città.
- Stato d’animo del potenziale acquirente: le persone di buon umore sono disposte ad attribuire maggior valore agli oggetti che acquistano ed a prendere decisioni d'acquisto più rischiose,
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