sabato 21 marzo 2009

Ideare un nuovo prodotto o servizio vincente - 4: Definizione dei moduli fisici

Una volta definiti i moduli funzionali, è il momento di iniziare a definire l'architettura "fisica" del prodotto. Un prodotto è formato da parti e componenti che a loro volta sono organizzati in "building blocks" fisici.

Semplificando un po', se i building block sono strutturati in modo da poter essere ricombinati per formare diversi prodotti, si parla di architettura modulare.
In pratica, per parlare di architettura modulare, ogni modulo deve soddisfare le seguenti tre regole:
1) deve realizzare in modo completo una o più funzioni,
2) deve poter essere costruito autonomamente e poi "applicato" al prodotto,
3) le interfacce tra i diversi moduli devono essere definite e standardizzate.

Nell'esempio della mountain bike, un modulo potrebbe essere il freno a disco anteriore:
1) realizza la funzione "applicazione della forza frenante",
2) viene costruito in modo separato dalla bicicletta (normalmente viene acquistato da un fornitore),
3) ha un'interfaccia standard verso il mozzo della ruota ed un'altra verso il cavo di trasmissione della forza frenante.
Queste tre caratteristiche fanno sì che lo stesso freno a disco anteriore possa essere utilizzato su più biciclette diverse.

Non esistono regole "matematiche" per definire nel modo migliore i moduli fisici dei prodotti. E' necessario procedere per tentativi ed esperienze tenendo conto almeno dei seguenti fattori:
- funzioni realizzate (molto spesso più di una)
- possibilità di definire e standardizzare le interfacce
- caratteristiche fisiche (vicinanze, ingombri, ancoraggi, ...)
- processo produttivo
- fornitori.


Una volta definiti i moduli fisici del prodotto è possibile descrivere ciascuno di essi in termini di:
- Funzioni da realizzare (ad es. "Applicazione della forza frenante")
- Emozioni da suscitare (ad es. "Sicurezza")
- Interfacce (ad es. mozzo ruota, cavo di trasmissione forza frenante)
- Input (ad es. forza frenante)
- Output (ad es. nessuno)
- Caratteristiche (ad es. materiale leggero, disco con diametro maggiorato, ...)
- Costo target (deve essere definito).
Con queste informazioni i progettisti iniziano a disegnare i moduli ed i loro componenti.

Una volta terminata la progettazione, i moduli potranno essere descritti in termini molto più precisi per facilitarne il riutilizzo su prodotti diversi. Un esempio di descrizione dei diversi moduli "freno a disco anteriore" è riportata nella figura sottostante.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho avuto molte vetture Opel e ho notato che molte parti erano gli stessi in molti modelli e questo credo che sia un risparmio richiedendo meno catene produttive.
Mentre invece sulle Fiat ogni modello usa parti costruite per quel modello e questo fa aumentare i costi.
La mia Opel Agila del 2004 usa le stesse sicure, gli stessi comandi dell'aria della Opel corsa del 93!!