Pianificazione strategica
significa esplorare tutto quello che un’impresa può fare nel medio-lungo
periodo e restringere poi il campo delle possibilità, definendo degli obiettivi
concreti. Un piano strategico consiste in sintesi di una serie di progetti, che
normalmente sono di tre tipi diversi:
- progetti di approccio al mercato (ad es. estensione ad un nuovo mercato, modifica della percezione del marchio, …),
- progetti di sviluppo di nuovi prodotti o servizi,
- progetti interni (ad es. acquisizione di nuove competenze, riduzione dei costi, …).
- i trend di mercato,
- i concorrenti,
- lo stato reale dell’azienda.
Non è possibile "raccontare" i trend in una sequenza univoca, logica e coerente, per questo motivo è più utile disegnare una mappa, che permetta a diversi team di raccontare storie diverse, stimolando nuove riflessioni ed idee (la mappa rappresentata qui sotto è pubblicata nel sito The Innovation Cloud).
Si possono individuare 9
mega-trend, collegati tra loro e origine di decine di altri trend.
Sostenibilità: sarà il problema
principale dei prossimi decenni perché la popolazione della terra continuerà a
crescere (si stima che saremo 9 miliardi nel 2050) ed un sempre maggior numero
di persone avrà accesso a condizioni di vita migliori (più energia, acqua,
cibo, prodotti e servizi). Le risorse disponibili dovranno dunque essere
utilizzate in modo intelligente riducendo consumi, inquinamento e rifiuti.
Cambiamenti demografici: la
popolazione della terra sta invecchiando. Questo da un lato apre nuovi mercati
(servizi, cure e benessere per la terza età), mentre dall’altro crea enormi problemi
di sostenibilità del welfare. Allo stesso tempo in molti paesi le condizioni di
vita stanno migliorando insieme ai livelli di istruzione, mentre importanti
flussi migratori stanno modificando le popolazioni e rimescolando le culture.
L’economia in cambiamento: la
globalizzazione e la crisi economica stanno spostando la ricchezza e gli
equilibri politici, mentre la saturazione di molti mercati pone sfide nuove all’economia
della crescita. Stanno emergendo nuovi mercati geografici e nuovi modelli di
business (ad esempio il fenomeno delle start-up, la servitization dei prodotti,
il pay per use, il crowdfunding…).
La nuova società: molti
comportamenti della società “tradizionale” sono cambiati: nuovi tipi di
famiglie, maggior mobilità delle persone, disoccupazione e nuovi livelli di
istruzione stanno creando nuovi bisogni e desideri. Altri fattori di
trasformazione della società sono la radicalizzazione dei conflitti religiosi,
la diminuita rappresentatività della politica e l’aumento del gap tra ricchi e
poveri.
La cultura liquida: non esistono
più valori e modelli di riferimento stabili e condivisi, aumentano dunque il
senso di smarrimento e di incertezza e diventa sempre più difficile prendere
decisioni. Ci si rifugia allora nell’immediato (nowism), nella ricerca del
benessere (well-being) e nell’affermazione della propria identità per dare un
senso alla vita (self-realization). Contemporaneamente vi è un ritorno di
alcuni valori etici nell’economia, che porta a scegliere prodotti realizzati da
aziende di cui si condividono i valori.
Velocità del cambiamento: i
cambiamenti sono sempre più veloci e questo rende difficile e rischioso fare
piani ed investimenti a medio e lungo termine. Molte decisioni vengono allora prese
il più tardi possibile ed ogni cosa diventa urgente: deve essere immediatamente
disponibile, semplice da utilizzare e facile da sostituire.
Internet: molti settori di
mercato sono già stati modificati profondamente (“disrupted”) dall’avvento del
web: musica, editoria, turismo, intrattenimento, pubblicità… e molti altri lo
saranno nei prossimi anni. Ma la disponibilità di informazioni, i social
network e gli smartphone stanno cambiando profondamente anche le nostre vite,
le relazioni sociali, il modo di prendere decisioni e di effettuare i nostri
acquisti, in una rivoluzione i cui effetti sono ancora difficilmente
immaginabili.
Elettronica: la
miniaturizzazione, la disponibilità di batterie sempre più efficienti e la
riduzione dei costi stanno introducendo l’elettronica in ogni prodotto. I nuovi
prodotti saranno sempre più intelligenti, interconnessi ed in grado di
imparare. Questa rivoluzione si chiama internet of things ed è destinata a
modificare il nostro concetto stesso di prodotto.
Altre tecnologie: altre tecnologie
avranno un impatto importante nelle nostre vite. La stampa 3D potrebbe ad
esempio rivoluzionare il modo in cui alcuni prodotti (o parti di prodotti)
vengono realizzate. Tecnologie come la genomica, la bioingegneria, lo sviluppo
di nuovi nanomateriali avranno impatti significativi nella vita di tutti noi.