lunedì 16 febbraio 2015

Pianificazione strategica: mappa dei trend 2015

Pianificazione strategica significa esplorare tutto quello che un’impresa può fare nel medio-lungo periodo e restringere poi il campo delle possibilità, definendo degli obiettivi concreti. Un piano strategico consiste in sintesi di una serie di progetti, che normalmente sono di tre tipi diversi:
  • progetti di approccio al mercato (ad es. estensione ad un nuovo mercato, modifica della percezione del marchio, …),
  • progetti di sviluppo di nuovi prodotti o servizi,
  • progetti interni (ad es. acquisizione di nuove competenze, riduzione dei costi, …).
Per preparare un piano strategico è necessario conoscere:
  • i trend di mercato,
  • i concorrenti,
  • lo stato reale dell’azienda.
I trend di mercato sono il punto di partenza perché servono alle imprese per “orientarsi” e decidere la direzione da prendere. Come le stelle, i trend sono visibili a tutti, ma per sapersi orientare è necessario riconoscerli ed interpretarli. 
Non è possibile "raccontare" i trend in una sequenza univoca, logica e coerente, per questo motivo è più utile disegnare una mappa, che permetta a diversi team di raccontare storie diverse, stimolando nuove riflessioni ed idee (la mappa rappresentata qui sotto è pubblicata nel sito The Innovation Cloud).




Si possono individuare 9 mega-trend, collegati tra loro e origine di decine di altri trend.

Sostenibilità: sarà il problema principale dei prossimi decenni perché la popolazione della terra continuerà a crescere (si stima che saremo 9 miliardi nel 2050) ed un sempre maggior numero di persone avrà accesso a condizioni di vita migliori (più energia, acqua, cibo, prodotti e servizi). Le risorse disponibili dovranno dunque essere utilizzate in modo intelligente riducendo consumi, inquinamento e rifiuti.

Cambiamenti demografici: la popolazione della terra sta invecchiando. Questo da un lato apre nuovi mercati (servizi, cure e benessere per la terza età), mentre dall’altro crea enormi problemi di sostenibilità del welfare. Allo stesso tempo in molti paesi le condizioni di vita stanno migliorando insieme ai livelli di istruzione, mentre importanti flussi migratori stanno modificando le popolazioni e rimescolando le culture.

L’economia in cambiamento: la globalizzazione e la crisi economica stanno spostando la ricchezza e gli equilibri politici, mentre la saturazione di molti mercati pone sfide nuove all’economia della crescita. Stanno emergendo nuovi mercati geografici e nuovi modelli di business (ad esempio il fenomeno delle start-up, la servitization dei prodotti, il pay per use, il crowdfunding…).

La nuova società: molti comportamenti della società “tradizionale” sono cambiati: nuovi tipi di famiglie, maggior mobilità delle persone, disoccupazione e nuovi livelli di istruzione stanno creando nuovi bisogni e desideri. Altri fattori di trasformazione della società sono la radicalizzazione dei conflitti religiosi, la diminuita rappresentatività della politica e l’aumento del gap tra ricchi e poveri.

La cultura liquida: non esistono più valori e modelli di riferimento stabili e condivisi, aumentano dunque il senso di smarrimento e di incertezza e diventa sempre più difficile prendere decisioni. Ci si rifugia allora nell’immediato (nowism), nella ricerca del benessere (well-being) e nell’affermazione della propria identità per dare un senso alla vita (self-realization). Contemporaneamente vi è un ritorno di alcuni valori etici nell’economia, che porta a scegliere prodotti realizzati da aziende di cui si condividono i valori.

Velocità del cambiamento: i cambiamenti sono sempre più veloci e questo rende difficile e rischioso fare piani ed investimenti a medio e lungo termine. Molte decisioni vengono allora prese il più tardi possibile ed ogni cosa diventa urgente: deve essere immediatamente disponibile, semplice da utilizzare e facile da sostituire.

Internet: molti settori di mercato sono già stati modificati profondamente (“disrupted”) dall’avvento del web: musica, editoria, turismo, intrattenimento, pubblicità… e molti altri lo saranno nei prossimi anni. Ma la disponibilità di informazioni, i social network e gli smartphone stanno cambiando profondamente anche le nostre vite, le relazioni sociali, il modo di prendere decisioni e di effettuare i nostri acquisti, in una rivoluzione i cui effetti sono ancora difficilmente immaginabili.

Elettronica: la miniaturizzazione, la disponibilità di batterie sempre più efficienti e la riduzione dei costi stanno introducendo l’elettronica in ogni prodotto. I nuovi prodotti saranno sempre più intelligenti, interconnessi ed in grado di imparare. Questa rivoluzione si chiama internet of things ed è destinata a modificare il nostro concetto stesso di prodotto.


Altre tecnologie: altre tecnologie avranno un impatto importante nelle nostre vite. La stampa 3D potrebbe ad esempio rivoluzionare il modo in cui alcuni prodotti (o parti di prodotti) vengono realizzate. Tecnologie come la genomica, la bioingegneria, lo sviluppo di nuovi nanomateriali avranno impatti significativi nella vita di tutti noi.

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