Nel mondo liquido l’incertezza
sul futuro e l’ampiezza dell’offerta rendono le decisioni d’acquisto sempre più
complesse, mentre i potenziali clienti hanno sempre più fretta e sono sempre
meno disposti ad investire il proprio tempo e le proprie energie in decisioni
difficili.
Si può allora conseguire un
importante vantaggio competitivo semplificando il processo di scelta che
conduce alla decisione d’acquisto. Per ottenere questo risultato è necessario:
- diversificare la propria offerta di prodotti e servizi,
- comunicare in maniera chiara il valore fornito al cliente (value proposition),
- mettere il cliente in condizione di fidarsi del fornitore costruendo una relazione che precede il processo di vendita (la percezione del brand è ad esempio una prima relazione debole tra azienda e consumatore),
- ridurre al minimo la quantità di aspetti irrevocabili della scelta (ad esempio minimizzare l’investimento iniziale richiesto e permettere modifiche/aggiustamenti successivi alla scelta effettuata).
Un'altra caratteristica del mondo liquido è l’attenzione all’immediato
(nowism), che porta i clienti alla
ricerca della soddisfazione istantanea dei propri bisogni e desideri. Poiché uno
dei bisogni fondamentali dell’uomo è quello di essere felice, vi è una continua
ricerca della gratificazione immediata. Questo bisogno può essere soddisfatto
molto meglio se si sposta l’attenzione dal prodotto alla sua esperienza di
utilizzo. È infatti evidente che non sono i prodotti a rendere felici le
persone, ma le esperienze: non è il pallone (prodotto), ma la partita
di calcio (esperienza), che può rendere felice una persona. I prodotti
devono quindi essere pensati per essere abilitatori
di esperienze memorabili, altrimenti nel mondo liquido verranno confusi con
altri prodotti simili e considerati quindi irrilevanti. Le aziende
manifatturiere dovrebbero dunque immaginarsi più come “experience curators”,
che come “product makers”, come dice Tim Brown nel suo libro “Change by Design”.
Un altro aspetto importante del
nowism è che i prodotti dovrebbero essere
semplici e piacevoli da utilizzare e sempre disponibili sin dal momento dell’acquisto.
L’utilizzatore ha infatti sempre meno energie da dedicare ad installare,
imparare ad utilizzare e manutenere i prodotti che lo circondano.
Il prodotto ideale avrà dunque caratteristiche
di tipo plug-and-play e sarà in grado di guidare il cliente sin dai primi
momenti di utilizzo, apprendendo autonomamente come adattarsi alle esigenze
dell’utilizzatore. Stiamo dunque parlando di prodotti intelligenti,
probabilmente collegati ad internet e che potranno utilizzare algoritmi di
calcolo sofisticati per prendere (o suggerire) decisioni complesse sulla base
delle scelte precedenti e del contesto attuale, senza che questo richieda
alcuna operazione da parte dell’utilizzatore. Questi prodotti avranno inoltre
un’autodiagnostica molto affidabile (in grado di prevenire la maggior parte dei
guasti) e spesso sarà prevista la disponibilità di un prodotto sostitutivo in
caso non disponibilità del prodotto originale.
Possiamo quindi aggiungere (alla lista del post precedente) le
seguenti 3 caratteristiche dei prodotti liquidi:
- Decisioni d’acquisto semplificate
- Esperienze, non prodotti
- Plug and play intelligente
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