martedì 25 agosto 2009

How the weak win wars

In questo studio sui conflitti asimmetrici Ivan Arreguin-Toft analizza tutte le guerre degli ultimi due secoli nelle quali un avversario era almeno 10 volte più forte dell'altro in termini di armamenti e di popolazione.
Secondo Arreguin-Toft l'interazione tra le strategie utilizzate tra i contendenti può far aumentare di molto le probabilità di successo del più debole. Dallo studio emerge infatti che se entrambi i contendenti hanno utilizzato la stessa strategia (ad es. attacco diretto vs. difesa diretta) i deboli hanno vinto soltanto nel 24% dei casi, mentre nel caso di utilizzo strategie diverse (ad es. attacco diretto vs. guerriglia), i deboli hanno vinto nel 63% dei casi.

La più importante considerazione che emerge da questo studio è che se i deboli utilizzano la stessa strategia dei forti sono destinati a perdere la maggior parte delle volte, se invece adottano una strategia diversa le loro probabilità di vittoria aumentano significativamente, sino a renderli i favoriti.

Le logiche della competizione di mercato non sono sicuramente le stesse di un conflitto armato tra stati. Penso però che sia comunque vero che per poter competere con successo le aziende medie e piccole debbano adottare strategie non convenzionali, diverse da quelle delle grosse multinazionali.

Alcuni esempi di piccole aziende che hanno avuto successo (e sono cresciute) adottando una strategia non convenzionale sono:
  • IKEA, che produce mobili di qualità e riduce i costi eliminando la fase di montaggio e vendendoli direttamente al cliente finale.
  • CIRQUE DU SOLEIL, che si rivolge ad un pubblico di adulti anzichè di bambini ed offre un intrattenimento circense senza animali, ma con spettacoli raffinati che avvicinano il circo al teatro.
  • iGuzzini, che introduce il design nel mercato dell'illuminazione e si propone di utilizzare la luce per valorizzare l'architettura e la qualità degli spazi, diventando la prima azienda italiana nel settore illuminotecnico.

Nei prossimi post fornirò alcuni spunti di riflessione per l'elaborazione di strategie non convenzionali.