Perdente: "I requisiti cambiano continuamente... È una follia. Non riuscirò mai a completare il progetto così."
Vincente: "Ah, le solite lamentele. I requisiti
cambiano, è la natura del lavoro. Ma tu non sei mica un sasso, puoi
adattarti."
Perdente: "Ma come faccio? Non so nemmeno da
dove partire!"
Vincente: "Parti dalle basi, ovviamente. Ci sono
tre tipi di requisiti. Primo: requisiti di valore. Cosa fa il tuo
prodotto per il cliente? Questo non cambia. Se cambia, stai facendo un altro
prodotto."
Perdente: "Ok, valore fisso. Poi?"
Vincente: "Poi ci sono i requisiti di
architettura. Struttura, componenti, come tutto si collega. Questo deve
essere ben pensato e stabile, perché smontare e ricostruire l'architettura a
metà sviluppo... diciamo che non è la mossa migliore."
Perdente: "E quelli che continuano a
variare?"
Vincente: "Sono i requisiti di funzionamento
e sono destinati a evolversi. Sai perché? Perché li scopri strada facendo. Non puoi
saperli tutti all’inizio. Li definisci mentre sviluppi."
Perdente: "Quindi devo prevedere che cambino?"
Vincente: "Esattamente. Solo un folle cerca di
bloccare tutto prima del tempo. È come voler fermare un fiume, invece di
guidarne lo scorrimento. Prima bisogna definire il valore, poi l'architettura.
I dettagli del funzionamento vengono definiti durante lo sviluppo."
Perdente: "Non è facile per un prodotto fisico!"
Vincente: "No. Non lo è. Però è più facile che
cercare di definire tutto all’inizio. Ed è molto meglio che scoprire solo alla
fine che i requisiti erano sbagliati."
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